Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
Il chiodo | 123 |
Lo zio disse dolcemente:
— Suggeriscimi tu il modo.
— Pagandomi un viaggetto a.... Parigi.
Egli non si scompose punto, anzi ammise:
— Hai ragione; per dare questa dimostrazione al mondo intero non c’è che Parigi!
E gliela mandò; s’intende, con la tutrice, la quale aveva consigliata alla pupilla la scena lagrimevole.
Avvenne che poco tempo dopo la partenza della signorina Amelia il conte proponesse a Celso una passeggiata in campagna, a un suo podere fuori di porta. Il tragitto non era breve; e per la strada maestra quanti vedevano l’Agabiti camminare così, piano piano, con l’ombrellone di tela cerata aperto a riparo della polvere più che del sole, si voltavano indietro sorridendo.
Celso, quando non ne potè più, esclamò verso gl’importuni:
— Andiamo a Parigi!
Allora il conte si fermò, e disse:
— Hai ragione.
E riprese la via. Nel ritorno ripetè: — Hai ragione. Son vecchio; comperiamo un veicolo — .
Manco a dirlo, Celso esaltò i benefizi e i piaceri delle automobili: non ultimi, quelli d’impolverare gli altri e di guidarne una lui.