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Ferdina | 95 |
— Oh non mi vergogno, io, a lavorare da contadina! Si vergognino quelle che non han braccia sode e gambe dritte!
E riprese a cantare.
Un altro giorno Gigetto, il fratello di lei, aveva levato un nido di fringuelli. I poveri uccellini, ancora in bordoni, non si reggevano ai piccoli voli e ai brevi passi: tentavano scappare e battevano il petto e il capo in terra; e piavano spalancando il becco.
Il maggiore rimproverò il ragazzo. Il ragazzo rispose sgarbato, e la sorella gli lasciò andare uno scappellotto; ma lui si vendicò accusandola:
— I fringuelli ti fan compassione; gli storni, no. Mi hai aiutato tu a pigliarli tra i coppi!
— Gli storni sono di danno! — essa rispose. — E poi — aggiunse rivolta a Baredi — , quelli di nido sono così buoni in umido!
E sorrideva con labbra ingorde.
Anche andava in bicicletta e si scalmanava in corse faticose quando, scesa alla città per le spese domestiche e fatte tutt’altre compere a suo capriccio, doveva rincasare a prendere soldi e ripetere il viaggio.
Non sapeva, insomma, moderare le esuberanze dell’indole, nè mitigare le asprezze del carattere. Eppure, quand’era solo, Baredi ne