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Al teneretto figlio oltraggio faccia.
560Molto più che nel toro, aggia riguardo
In elegger la madre: ch’ella istessa
Dà il bene e ’l mal nella futura prole.
Quella vacca è miglior, che in ampia fronte
Minacciosa ha la vista, il ciglio oscuro;
565Spazioso il collo; e che il ginocchio offenda
La pelle, andando, che dal mento cade:
Siano irsute l’orecchie, e negro il corno;
Righi dietro il terren la lunga coda;
Sian larghissimi i fianchi, e magro il piede;
570Sia brevissima l’unghia; e s’ella avesse
D’alcun vario color la veste tinta,
Sarebbe il meglio: e se talor paresse
A chi le sia vicin crucciosa e fera,
Non la spregi perciò ché più si brama,
575Quanto più nell’oprar simiglia il maschio:
Né di Lucina ancor sostenga il frutto
Priaché ’l terzo anno sia, né dopo i dieci.
Prenda il marito poi, che tutta mostri
Senza sproporzïon la forma altera:
580Ben levato da terra, e stretto il ventre;
La sembianza superba, ardito il guardo,
Le corna arcate; e nell’andar dimostri
Sopra gli altri vicin tenere il regno:
Soave al maneggiar; l’età sia tale,
585Che senza esser fanciul, non già sia vecchio.