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Alma cortese Dea che ’l verde e i fiori
Coll’aurato color conduci al frutto,
E dài larga mercede a chi bene opra;
Porgi aiuto al mio dir: ché vedi omai,
5Ch’al tuo nuovo apparir fuggita è Clori
Con la sorella sua, la vaga Flora;
Talché tu sola sei di noi sostegno.
E tu, Madre onorata, che lasciasti
Per consiglio divin la figlia sposa
10Al suo gran rapitor, del tutto erede;
Vien’ meco a dimorar nel tuo bel regno:
Ch’or che in alto sta il sol, ch’egli arde il giorno,
Tra i più lieti villan, discinto e scalzo,
Velato il capo sol delle tue spighe,
15Qui cantar m’udirai per campi e piagge
L’altere lodi tue, purché tu voglia,
Quando il bisogno fia, compagna farte.
Vien’ tosto, vieni a noi succinta e snella;