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Vesta il nuovo costume, e ’l vecchio spoglie;
Poi quella parte ove riguardan l’orse,
E dove il mezzodì, segnano in guisa,
Che le possin tornar nel modo primo:
E può molto giovar; tanto ha di forza
780Della tenera età l’usanza antica.
Ma più religïon servar conviense
Al mandorlo, all’uliva, all’altre piante
Che di più gran valor montano al cielo.
Ove è grasso il terren, più spessa pianti
785L’eletta vigna sua; dove sia frale,
Lasci spazio maggior: e non le doni
Peregrina compagna; e sovrammodo
Del nocciuol viene schiva: e non riguarde
Al Sol che caggia in mar; ché se ne attrista.
790Tenga gli ordini eguai, che non pur danno
Agli occhi dei miglior leggiadro aspetto;
Ma ben divise in sé, con più ragione
Le amministra il terren l’umore e l’esca;
Né, premendo, fra lor si fanno oltraggio.
795Mostrin l’istessa forma che si vede
In guerra spesso, ove l’orribil tromba
Risveglia all’arme, e che la folta schiera
Si spiega in quadro, e ’n minacciose tempre
Volge al nemico il volto, e ’ntenta aspetta,
800Per già muover la man, del duce il segno;
Ch’ha di numero par la fronte e i fianchi.