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Sì ben congiunge, che natura adopre
Ogni spirto e valor comune in esse.
Delle stagion, migliore e più sicura
È l’alma primavera in cui vigore
590Giovinetto gentil e largo infonde
E di dentro e di fuor la terra e ’l cielo;
Pur in ogni altra ancor mostra la pruova,
Che talor si può far; e quelle nozze
Son più care tra loro e più felici,
595Che del medesmo sangue ebber parenti,
Benché vario il natale in bosco e in orto:
L’altre, tra i più congiunti, come avviene
Tra ’l pero e ’l melo, e tra ’l ciriegio e ’l cornio.
Ma pur l’abitator dei verdi colli,
600Poiché ha condotte a fin le maggior cure,
Lo conforto a spiar gli altri segreti
Del corso natural delle sue piante;
E sia presto a tentar tutte le strade
Non segnate d’altrui, per far più ricca
605Del gran cultivator la sacrata arte,
E mostrar a chi vien, che il secol nostro,
Sì neghittoso e vil, non dorme in tutto:
E tanto più che nulla cosa al pari
Addolcisce il sapor, ch’il dotto innesto;
610Né men giova di quel ch’a’ frutti suoi
Dà nuovi alberghi, e gli trapianta spesso.
Fatto questo, ciascun cercando vada