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338 BACCO

     940Dïonea bottiglieria
     Non raccetta, non alloggia
     Bicchieretti fatti a foggia:
     Quei bicchieri arrovesciati,
     E quei gozzi strangolati
     945Sono arnesi da ammalati;
     Quelle tazze spase e piane
     Son da genti poco sane;
     Caraffini,
     Buffoncini,
     950Zampilletti e borbottini,
     Son trastulli da bambini,
     Son minuzie, che raccattole
     Per fregiarne in gran dovizia
     Le moderne scarabattole
     955Delle donne fiorentine;
     Voglio dir non delle dame
     Ma bensì delle pedine.
     In quel vetro, che chiamasi il tonfano
     Scherzan le Grazïe, e vi trionfano;
     960Ognun colmilo, ognun votilo;
     Ma di che si colmerà?
     Bella Arïanna con tua bianca mano
     Versa la manna di Montepulciano:
     Colmane il tonfano e porgilo a me.
     965Questo liquore, che sdrucciola al core,
     O come l’ugola e baciami e mordemi!