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IN TOSCANA. 329

     Di te stessa, e in qual vigore
     Puoi gustarne ogni sapore.
     Lingua mia già fatta scaltra,
     Gusta un po’, gusta quest’altro
     700Vin robusto, che si vanta
     D’esser nato in mezzo al Chianti;
     E tra’ sassi
     Lo produsse
     Per le genti più bevone
     705Vite bassa, e non broncone.
     Bramerei veder trafitto
     Da una serpe in mezzo al petto
     Quell’avaro villanzone,
     Che, per render la sua vite
     710Di più grappoli feconda,
     Là ne’ monti del buon Chianti,
     Veramente villanzone,
     Maritolla ad un broncone.
Del buon Chianti il vin decrepito
     715Mäestoso
     Imperioso
     Mi passeggia dentro il core,
     E ne scaccia, senza strepito,
     Ogni affanno e ogni dolore;
     720Ma se giara io prendo in mano
     Di brillante Carmignano,
     Così grato in sen mi piove,