Di te stessa, e in qual vigore
Puoi gustarne ogni sapore.
Lingua mia già fatta scaltra,
Gusta un po’, gusta quest’altro 700Vin robusto, che si vanta
D’esser nato in mezzo al Chianti;
E tra’ sassi
Lo produsse
Per le genti più bevone 705Vite bassa, e non broncone.
Bramerei veder trafitto
Da una serpe in mezzo al petto
Quell’avaro villanzone,
Che, per render la sua vite 710Di più grappoli feconda,
Là ne’ monti del buon Chianti,
Veramente villanzone,
Maritolla ad un broncone.
Del buon Chianti il vin decrepito 715Mäestoso
Imperioso
Mi passeggia dentro il core,
E ne scaccia, senza strepito,
Ogni affanno e ogni dolore; 720Ma se giara io prendo in mano
Di brillante Carmignano,
Così grato in sen mi piove,