615Render contenti i miei desiri appieno,
Allorchè, assiso in verdeggiante soglio,
Di quel molle piropo empiomi il seno,
Di quel molle piropo, almo e giocondo,
Gemma ben degna de’ Corsini eroi, 620Gemma dell’Arno, ed allegria del mondo.
La rugiada di rubino,
Che in Valdarno i colli onora,
Tanto odora,
Che per lei suo pregio perde 625La brunetta
Mammoletta
Quando spunta dal suo verde;
S’io ne bevo,
Mi sollevo 630Sovra i gioghi di Permesso,
E nel canto sì m’accendo,
Che pretendo, e mi do vanto
Gareggiar con Febo istesso.
Dammi dunque dal boccal d’oro 635Quel rubino, ch’è il mio tesoro:
Tutto pien d’alto furore,
Canterò versi d’amore,
Che saran viepiù söavi
E più grati di quel che è 640Il buon vin di Gersolè;
Quindi, al suon d’una ghironda,