210Allorchè per le fauci e per l’esofago
Ella gorgoglia e mormora,
Mi fa nascer nel petto
Un indistinto incognito diletto,
Che si può ben sentire, 215Ma non si può ridire.
Io nol nego, è prezïosa,
Odorosa
L’Ambra liquida cretense;
Ma tropp’alta ed orgogliosa 220La mia sete mai non spense;
Ed è vinta in leggiadria
Dall’etrusca Malvagìa:
Ma se fia mai che da cidonio scoglio
Tolti i superbi e nobili rampolli 225Ringentiliscan su i toscani colli,
Depor vedransi il naturale orgoglio,
E qui dove il ber s’apprezza
Pregio avran di gentilezza.
Chi la squallida cervogia 230Alle labbra sue congiugne
Presto muore, o rado giugne
All’età vecchia e barbogia:
Beva il sidro d’Inghilterra
Chi vuol gir presto sotterra; 235Chi vuol gir presto alla morte
Le bevande usi del Norte.