E per chi s’invecchia e langue
Prepariam vetri maiusculi:
Ed in festa baldanzosa
Tra gli scherzi e tra le risa 25Lasciam pur, lasciam passare
Lui, che in numeri e in misure
Si ravvolge e si consuma,
E quaggiù Tempo si chiama;
E bevendo, e ribevendo 30I pensier mandiamo in bando.
Benedetto
Quel Claretto,
Che si spilla in Avignone,
Questo vasto bellicone 35Io ne verso entro ’l mio petto;
Ma di quel, che sì puretto
Si vendemmia in Artimino,
Vo’ trincarne più d’un tino;
Ed in sì dolce, e nobile lavacro, 40Mentre il polmone mio tutto s’abbevera,
Arïanna, mio Nume, a te consacro
Il tino, il fiasco, il botticin, la pevera.
Accusato,
Tormentato, 45Condannato
Sia colui, che in pian di Lecore
Prim’osò piantar le viti;