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BACCO IN TOSCANA.
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Dell’indico Orïente
Domator glorïoso, il Dio del vino
Fermato avea l’allegro suo soggiorno
Ai colli etruschi intorno;
5E colà dove imperïal palagio
L’augusta fronte inver le nubi innalza,
Su verdeggiante prato
Colla vaga Arïanna un dì sedea;
E bevendo e cantando,
10Al bell’idolo suo così dicea:
Se dell’uve il sangue amabile
Non rinfranca ognor le vene,
Questa vita è troppo labile,
Troppo breve, e sempre in pene.
15Sì bel sangue è un raggio acceso
Di quel Sol che in ciel vedete;
E rimase avvinto e preso
Di più grappoli alla rete.
Su su, dunque, in questo sangue
20Rinnoviam l’arterie e i musculi;