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Alle crescenti foglie intorno appoggi.
Il porro tenerel più spesso assai
Brama appresso il marron, più dolce il nido;
E per farlo maggior, di mese in mese
Sfondar si deve, e sollevargli alquanto
915Colla vanga il terren, che dia più loco:
E chi nel trapiantar, di rapa il seme
Nella canuta fronte addentro caccia,
Pur senza ferro oprar, di sua grandezza
Farà il mondo parlar, vie più che quello
920Che il suo seme addoppiò raggiunto in uno.

Già di vari color, di varie gonne
Or dipinto e vestito è il mondo lieto;
Già d’acceso candor verso il mattino,
Aprendo il sen, la più vezzosa rosa
925Coll’aurora contende, e ’ntorno sparge,
Preda all’aura gentil, soavi odori:
Le violette umìl, tessendo in giro
I topazi, i rubin, zaffiri e perle
Tra i lucenti smeraldi e l’oro fino,
930Al felice giardin ghirlanda fanno:
I bei persi iacinti, i bianchi gigli
Spiegano i crini al ciel: l’aurate lingue
Trae fuor già Croco; la fatal bellezza
Sopra l’onde a mirar Narcisso torna:
935Col velluto suo fior spigoso e molle
Benché senza sentor, giocondo e bello