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E del caldo e del giel gli assalti feri:
Là dove vuol dormir quando più neva,
Guardi alla parte che nel mezzo è posta
Tra l’Euro e l’Ostro; e dove debbe poi
590Colla famiglia sua sedersi a mensa,
Addrizzi al Mezzogiorno e ’n quella parte
Ove col suo Monton riscaldi Apollo:
Indi che s’alza il Sol, gli estivi letti
Distenda in parte che vaghegge il cielo
595Ch’assai presso a Boote il giro mena;
E per la cena allor si toglia un loco
Ch’al brumale Orïente il seno spieghi:
Quella parte comun dove esso accoglie
I suoi dolci vicin, gli antichi amici,
600E per cacciar la noia, innanzi e ’ndietro
Con lenti passi mille volte il giorno
Va misurando, e ragionando insieme,
Guardi nel Mezzodì, coperta in modo,
Che poiché ’l caldo Sol più in alto sale
605Ch’ove il meridïan per mezzo parte
Il cerchio equinozial, non possa unquanco
Ivi entro penetrar coi raggi suoi:
Così avrà nel calor più fresca l’ombra,
E nei giorni minor più dolce il cielo.
610Or quel membro ove star den tutti in uno
I bifolchi e i pastor cogli altri insieme
Ch’al servigio dei campi eletti furo,