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bifolco talor, quando ha mestiero
560Di pascerlo o nettar, girargli intorno:
Ampio il presepio, e che d’altezza arrive
Ove appunto si aggiunge al collo il petto:
Cotal per l’asinello; e ponga cura
Di edificarlo sì, ch’ivi entro pioggia
565Non vaglia a penetrar: lo smalto monti
Verso la fronte alquanto, e scenda indietro,
Acciocché nullo umor seggio ritruove,
Ma discorrendo fuor vada in un punto,
Né indebilisca il sito, e non ti rechi
570O di gregge o di armenti all’unghie offesa.
Il lordo porco anch’ei truove ove porre
L’aspre membra setose alla grande ombra,
E mangiar le sue ghiande: ma lontano
Sia pur da tutti, e ’n basso sito angusto.
575L’altro albergo dappoi deve in tre parti
Ben distinte tra lor con dotta forma,
E con misura eguale, esser diviso.
La prima, in cui dimori il pio cultore
Colla famiglia sua dagli altri sciolto:
580Nella seconda, quei ch’all’opre sono
Della sua possession condotti a prezzo:
L’altra, ricetto sia di quanti accoglie
Dal suo giusto terren nell’anno frutti.
Quella eletta per lui, componga in guisa,
585Che ben possa schivar l’estate e ’l verno