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sezione di ciascuno di essi per corrispondere al terrapieno da formarsi dovrebb’essere di 26 metri quadri. E discendendo con una scarpa convenevole a quattro o cinque metri di profondità, bisognerebbe certamente dar loro agli orli una decina di metri di larghezza.

Si sommino le larghezze dei fossi e del terrapieno e si avrà il numero dei metri da devastarsi, e perciò da espropriarsi e pagarsi; benchè in processo di tempo si possa pur trarne qualche profitto od anche rivenderli come si fece a Brusselles. (V. Eco della Borsa del 10 Dic. 1836). In tutti quei luoghi poi nei quali pel fondo acquoso o petroso non convenisse andare a tanta profondità, bisognerebbe ripiegare prendendo una lunghezza ancora maggiore. Queste prudenti valutazioni fanno onore agli ingegneri che le hanno proposte, e non involgono alcuna illusione; benchè la necessità di un terrapieno non si verifichi in tutte quante le situazioni e si possa spesso evitare massime col far passare le strade comuni al disopra della strada ferrata o anche col lasciarle pur correre allo stesso livello.

Adunque supponiamo che nel terrapieno della strada di Como non si debbe avere alcun riguardo nè alle acque nè alle strade intersecanti. A tenore del Progetto, rimarrebbero però sempre ad effettuarsi i livelli segnati nella Tavola e conteggiati nel Prospetto. Il profilo della strada essendo a grandi tratte rettilinee non può accompagnare le ondulazioni del montuoso terreno; e a cagion d’esempio nel lungo tronco 6°, si eleva sino a 18 metri o circa 30 braccia sul profilo naturale, come si vede in
essa tavola. In siffatti luoghi se si danno al terrapieno le scarpe corrispondenti all’enorme altezza e alla richiesta solidità della costruzione, è chiaro chiarissimo che gli 8 metri non bastano a formar la base. Aggiungi poi le relative escavazioni. Per le quali cose possiamo esser certi che il duplo e il triplo dello spazio messo in conto del sig. Bruschetti, cioè da metri 16 a 24, riescirebbe in pratica scarso anzi che no, per formare appunto un piano stradale di soli metri 6.

Gli intraprenditori che hanno voluto chiuder gli occhi per non vedere, e non si sono fatti carico di queste ragionevoli previdenze a tempo opportuno, entrati una volta in impegno hanno dovuto spendere molto al di là dell'aspettazione. Il DISCREDITO D’UN’IMPRESA MALPENSATA SI ACCOMUNA A TUTTI I PROGETTI ANCHE PIU’ PRUDENTI E LEALI; E LO SPIRITO D’INDUSTRIA E DI PERFEZIONAMENTO SI SOFFOCA NEL SUO NASCERE. Quindi è dovere dei giornali di dire la rigorosa verità, e riserbarsi a far la corte alle riputazioni quando si tratterà di rime arcadiche o d'idealismo.

L'articolo del Galignani sulla strada di Greenwich riesce tanto sfavorevole al sig. Bruschetti, che un primario personaggio che mi onora della sua attenzione, benchè io non abbia il vantaggio della sua personale conoscenza, ne inviò all'officio degli Annali un estratto come cosa che poteva farmi piacere entrando nelle mie viste, massime per ciò che riguarda la straordinaria GROSSEZZA DELLE GUIDE ed i dadi di GRANITO. Ed io per corrispondere alla spontanea gentilezza aveva già disposto perchè venisse inserito negli Annali. Ma il