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16 | AIDA. |
Coro.
Gloria all’Egitto, ad Iside
Che il sacro suol protegge!
Al Re che il Delta regge,
Inni festosi alziam!
Vieni, o guerriero vindice,
Meni a gioir con noi;
Sul passo degli eroi
I lauri e i fior versiam!
Donne.
S’intrecci il loto al lauro
Sul crin dei vincitori;
Nembo gentil di fiori
Stenda sull’armi un vel.
Danziam, fanciulle egizie,
Le mistiche carole.
Come d’intorno al sole
Danzano gli astri in ciel!
Sacerdoti.
Della vittoria agli arbitri
Supremi il guardo ergete;
Grazie agli Dei rendete
Nel fortunato dì.
Così per noi di gloria
Sia l’avvenir segnato.
Nè mai ci colga il fato
Che i barbari colpì.
Il Re.
Salvator della patria, io ti saluto.
Vieni, e mia figlia di sua man ti porga
Il serto trionfale.
Il Re. (A Radames.)
Ora, a me chiedi
Quanto più brami. Nulla a te negato
Sarà in tal dì— lo giuro
Per la corona mia, pei sacri Numi.
Radames.
Concedi in pria che innanzi a te sian tratti
I prigionier.
Aida.
Che veggo! Egli? mio padre!
Tutti.
Suo padre!
Amneris.
In poter nostro!
Aida. (Abbracciando il padre.)
Tu! Prigionier!
Amonasro (Piano ad Aida).
Non mi tradir!
Il Re. (Ad Amonasro.)
Ti appressa—
Dunque— tu sei?
Amonasro.
Suo padre— Anch’io pugnai—
Vinti noi fummo e morte invan cercai,
(Accennando alla divisa che lo veste.
Questa assisa ch’io vesto vi dica
Che il mio Re, la mia patria ho difeso: