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14 AIDA. Tra i forti che pugnarono Della tua patria a danno — Qualcuno — un dolce affanno — Forse — a te in cor destò? Che parli? Aida. Amneris. A tutti barbara Non si mostrò la sorte — Se in campo il duce impavido Cadde trafitto a morte — Aida. Che mai dicesti! ahi misera! Amneris. Si — Radames da’ tuoi Fu spento — E pianger puoi? Aida. Per sempre io piangerò! Amneris. Gli Dei t’han vendicata. Aida. Avversi sempre Mi furo i NumiAmneris. E mentir speri ancora? Sì — tu l’ami — ma l’amo {A’cl massi’ ìlio furore.) Anch’io — comprendi tu? — son tua rivale, Piglia dei Faraoni. Aida. (Con orgoglio, ahaiidtrsi.) Mia rivale! Ebben sia pure — Anch’io— Son tal — {Repriviendosi. Che dissi mai? pietà; perdono! Ah! pietà ti prenda del mio dolor — È vero — io l’amo d’immenso amor — Tu sei felice — tu sei possente — Io vivo solo per questo amor! Amneris. Trema vii schiava! spezzare il tuo core, Segnar tua morte può quest’amore. Del tuo destino arbitra sono. D’odio e vendetta le furie ho in cor. Amneris. {Prorompendo con ira.) Ah! trema! in cor ti lessi — Tu l’ami — {Suoni intern’.. Io! Aida. Amneris. Non mentire! Un detto ancora e il vero Saprò — Fissami in volto — Io t’ingannai — Radames vive. Aida. (Con esaltazione, inginocchiandosi.) Ei vive! Sien grazie ai Numi! Alla pompa che si appresta. Meco, o schiava, assisterai; Tu prostrata nella polve. Io sul trono, accanto al Re. Vien — mi segui — e apprenderai Se lottar tu puoi con me. Aida. Ah! pietà — che più mi resta? Un deserto è la mia vita: Vivi e regna, il tuo furore Io fra breve placherò. Questo amore che ti irrita Nella tomba spegnerò.