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semplicità, che forma, per osservazione di Bossuet, un carattere degno della vita cristiana.

»8. Sono pure proibite nel tempo di celebrare la S. Messa, e nelli Esercizi delle Sacre Funzioni qualunque, e nelle assistenze corali li stivali, le ghette, i calzinotti, e nelle Messe, e Funzioni anco i guanti benchè senza ditali, essendo queste fogge di recentissima introduzione contrarie in parte a quella educazione e a quella decenza, di cui il nostro Clero fino a questi ultimi giorni era stato un modello, e in parte contrari allo spirito, e forse anche alla lettera degli analoghi Decreti della Sacra Congregazione.»

XI. Proibiamo egualmente l’uso in qualunque tempo delle così dette Ciarpe; e vogliamo che si faccia uso delle fibbie alle scarpe.

XII. Ingiungiamo che in tutte le Chiesa Parrocchiali venga provveduto un Libro nel quale debbano essere con precisione notati tutti gli Oggetti Sacri, e gli Utensili fatti, e che col tratto del tempo si anderanno facendo, colle oblazioni dei Fedeli, o col danaro delle casse delle Congregazioni, o con quello degli avanzi delle feste, affinchè si evìti l’inconveniente non rare volte, anche senza colpa, avvenuto, che defonto il Parroco, gli Eredi di Lui si siano appropriati degli Oggetti, che dovevano rimanere alla Chiesa, per essere stati fatti coi mezzi sopra indicati.

XIII. Intendiamo finalmente, che in tutte queste cose riguardanti la disciplina, e la moralità degli Ecclesiastici debba esserne responsabile la coscenza dei Revdi. Parrochi, quali dopo aver fatte le debite avvertenze, non mancheranno di darne parte a Noi, che verremo, nel caso di bisogno, anche a misure coercitive.

Voglia il Signore spandere la copia delle celesti sue Benedizioni sopra di noi, e sopra i popoli alle nostre cure affidati; sopra di noi, affinchè in nessuna cosa venghiamo meno alla santità del carattere che ci distingue, alla grandezza, ed all’importanza delle funzioni del Santo Ministero; sopra i popoli a noi commessi, affinchè illuminati sui loro pericoli, si dieno solleciti ad una condotta di vita veramente cristiana, procurando di render viva colle opere quella Fede, alla quale hanno il bene di appartenere.

Dato in Sanminiato dal Nostro Palazzo Vescovile

Li 6 Decembre 1857.


FRANCESCO M.a VESC. di SANMINIATO