Pagina:Agrippa - Nuove inventioni di Camillo Agrippa Milanese sopra il modo di navigare, 1595.djvu/60

50 NVOVE INV. DI KAVIG. 50. non finito 3 fi metterà la Luna a due parti, che fono 27. & 2.29.&II terzo. Adelfo fta per far la Luna, guardate il Lunario, & vedete in qual giorno fa, & la di nuo110 fi metterà il legnale filfo, che fu melfo prima, & coli lì farà fempre ogni nuoua Luna, & in quello modo fcruirà quella fola prattica fenza theorica, non mettendo per errore hore, ne minuti, perchè le materie non ponno mollrare le partitioni di cofe fi minute. Adunque quella prattica fcruirà ad ogni forte di nauiganti per faper in qual giorno Ita A Sole, & in qual parte fiala Luna de’giorni de’ meli, & de’ gradi del Zodiaco, perchè non fi confanno infieme. Ma la Luna, & il Sole* inoltrano le diftintioni in tutte le parti di tutti li meli, di tutti li legni, & quello non importa al marinaro a fa-* perlo,fe non inquanto fi dilettaràdi fottigliezze. Et que fla è l’operatione di quello iftromento. non volete voi dire così? C. Signor sì. Perche quella prattica fopplirà a quanto bilogna. A» Mi piace affai haueruì dato ragguaglio d’hauer in* tefo, & confiderato quanto hauete détto, & che’l fin voftro è di ridurre tutti i ftudij in breui elfempi, perchè oga’ vno per labreuità è atto ad intendere, & feruirfene, perchè ogni fcientia fi riduce alla prattica, la quale è la bafe deH’amminiftratione de’fatti. C. Coli intédo io,per dar fine alle fatiche delli fiudiofi ingegni. A. Voi dite benisfimo. Ma ditemi; non fi potrebbono far fare li moti al Sole, & alla Luna da fe nel tempo, che va intorno la diadema dell’iftromento una volta, fi che da fe il Sole andalfe nel fuo giorno, & la Luna andaffe vna delle fue parti ì. C. Signor sì. A. Perche no’l fate? COSÌ