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DI CAM. AGRIPPA. 17

[versione diplomatica]


do niſſuno, ſi come adeſſo intenderete per le ragioni che ſi diranno, & da voi nauiganti per pruoua ſe n'è hauuto ſaggio, cioè che nel partirſi di Leuante per andar in Ponente, s'accoſtano a man manca all'Africa, laſciando il ſuo parallelo; Et partendoſi dal ſtretto di Gibaltar per venir alla coſta di Sardegna s'accoſtano a man deſtra all'Africa laſciando pur il ſuo parallelo. Et la cauſa è che la naue non può patir di non far circolo maſſimo, Talche sforzando la naue col timone, viene a oſſeruar parte del parallelo; ma non mai il parallelo tutto ſi bene a parte a parte. Perche quanto più angoli hauerà vna figura, tanto più parerà accoſtarſi alla circolare. Et però quanto più ſpeſſo s'hauerà riguardo di rimetter la naue verſo il parallelo, tanto più oſſeruarà quello; auuertendo ancora di più, che la regolatione d'vn parallelo non fa per tutti, per eſſer differenti tra loro di grandezza. Et quanto più s'accoſtaranno li paralleli verſo l'Artico, ò verſo l'Antartico, tanto maggior ſarà l'errore, & ſarà più difficile ad oſſeruarli. Et queſti raggionamenti ſono moſſi per dar a conoſcere che ſe'l viaggio della naue fuſſe vna ſtrada anguſta, che tutte le naui ſi sfrangerebbono; ma la brauura del nauigante è, che'l mare è tanto grande, & tanto ampio, che non vi ſi conoſce l'errore. Et tanto più dee il nauigante ſtar auuertito, quanto ch'oltra alli ſcogli viſibili ci ſono ancora li ſcogli naſcoſti, maſſime in queſti mari ſopradetti. Adeſſo vſciremo fuori del ſtretto di Gibilterra, & iui nauigaremo più alla larga.

La naue noſtra è in Siuiglia, & vogliamo andar a Capobianco, eſſa farà parte d'vn circolo maſſimo, che ſarà di 54. gradi di ſpatio in circa, che fanno 3240. miglia, ſi che la naue ſenza accidente niſſuno, hauendo vento in poppa, cioè, Greco, farà il ſuo viaggio ſenza battere il timone ne a deſtra, ne a ſiniſtra. Et per andar da Capobianco a ſan Thomaſſo, andarà per l'equinottiale 65. gradi in


[versione critica]


do nissuno, si come adesso intenderete per le ragioni che si diranno, et da voi naviganti per pruova se n'è havuto saggio, cioè che nel partirsi di Levante per andar in Ponente, s'accostano a man manca all'Africa, lasciando il suo parallelo; Et partendosi dal stretto di Gibaltar per venir alla costa di Sardegna s'accostano a man destra all'Africa lasciando pur il suo parallelo. Et la causa è che la nave non può patir di non far circolo massimo, Talche sforzando la nave col timone, viene a osservar parte del parallelo; ma non mai il parallelo tutto si bene a parte a parte. Perche quanto più angoli haverà una figura, tanto più parerà accostarsi alla circolare. Et però quanto più spesso s'haverà riguardo di rimetter la naue verſo il parallelo, tanto più oſſeruarà quello; avvertendo ancora di più, che la regolatione d'un parallelo non fa per tutti, per esser differenti tra loro di grandezza. Et quanto più s'accostaranno li paralleli verso l'Artico, ò verso l'Antartico, tanto maggior sarà l'errore, et sarà più difficile ad osseruarli. Et questi raggionamenti sono mossi per dar a conoscere che se'l viaggio della nave fusse una strada angusta, che tutte le navi si sfrangerebbono; ma la bravura del navigante è, che'l mare è tanto grande, et tanto ampio, che non vi si conosce l'errore. Et tanto più dee il navigante star avvertito, quanto ch'oltra alli scogli visibili ci sono ancora li scogli nascosti, massime in questi mari sopradetti. Adesso usciremo fuori del stretto di Gibilterra, et ivi navigaremo più alla larga.

La nave nostra è in Siviglia, et vogliamo andar a Capobianco, essa farà parte d'un circolo maſſimo, che sarà di 54. gradi di spatio in circa, che fanno 3240. miglia, si che la nave senza accidente nissuno, havendo vento in poppa, cioè, Greco, farà il suo viaggio senza battere il timone ne a destra, ne a sinistra. Et per andar da Capobianco a san Thomasso, andarà per l'equinottiale 65. gradi in


C circa