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A CI P: A R T E • 73 C A P. X. IMI LME. N T E,fe trouandofi doi nemici in guardia di C. come colloro qui figurati, li mouimenti, & col pi de li quali lìanno notati con le figure,fenza quello però de la guardia doùé jmima fi mefifero, quale non appare, eccetto perladitterà C.& altri doi, che fiefprimono con parole che fono di G. & di D. qual di lor fia il prò uocatore, o’il prouocato, potrà ferirTauerfario in quelli modi. Primo le C. andando contrai A. con finta di uolerlo ferire de I. non finirà in tutto il colpo, ma ritenendoli tanto che polfi rihaucr fi, tomai a in F. Guardia al parcr’fuo più utile per lui: percioche penfando A. trouare il nemico, prima che fia giunto in Guardia alcuna rilpetto al colpo de I.(che fu fintò) qual’in fe dìfconcia molto la perfidia per poterli poi rihauere, & non trouandolo per cllcrfi cautelato con quella paula che fece ne la finti de l. per poterli rihauere in Guar dia, pòtrà elfcr’offefo da lui efiendolì, difiordinato co’l uenire in I.riloliito, perchè tiouaridofiF.in lua GLardia battutali la fipada ccn ira no manca l’opra il braccioTuÓ diritto, potrà intrando di fiore ferirlo de la botta di G. ouero di D. Et coli l’alno pi: r’in C. fe andando centra r. oneruara il medefimo modo, farà il primo à ferire come al pro r uocare. Poi fe qual fia di loro al quale il nemico habbia fatto quella finta del. non andarà rifoluto à ferir’de I. come se detto, ma ritenuto alquanto, come fece elfo, il medefimo effetto lì potrà’uenir’fatto per quella pauia che farà, la quale difopra fece il prouocatoie. Cofi il prouocato farà il feritore. Et qui fi conofcé chiaramente che l’andar’nioluto à ferir’e male, & bene, & per contrario l’andami ritenuto e ben’, & male*, comem altri lochi s’è uillo di fopra, & feguitando fi uedra. Et quello à uiene per le doppie confiderationi di Punti Lince Tempi, Se Contra tempi. N