Pagina:Agrippa - Di M. Camillo Agrippa Trattato di scienza d'arme, 1568.djvu/112

B £> AO L J Oà Gl <31 ia? M più ^omairGaciedlalfrOicA.i^csiiiqijffftbj^gtanÈiio^rene’condu.dfcrbchdl &aie amcle£k‘ftotóeU)E<^-lktiba 9;norafiwerb? C. quanto al •Centro* ùon è Bubio akunotquanto alioipo’tuttol, io non l’affirmar’eirtutta uia ragionandoli di Paireri^il mio farebbe che fi fin ch’altri ni’.approualfe il contrario con altre ragioni. A. Per adelfo io non uoglio -eflerquell’altro j quello crederò ancdrà che cofi fia,.per non contrae Aar’forfe al uero, ma rifpoqdetemi à.quefton come fàluarete uoi con quelli uoltriordihi de tante diudrfità.de ihoti xhe: foia Luna, hot fu hor giu, hor qua horilà hdrà più innanzi,Schoràpimadiétcò. C. Pur con esfi,& quella è da ragione,che ancora che la Luna, con là prò pria uirtù Tua non fi moueffe, non però potrebbe ftar’ferma, perchè la sfera fupedore, con i’aiiutq delaitre^il^atài;ebbe&rlkbkil&rebbe(in quanto à noi>& la portareHbehor qéa’jhór là jfo’hdf’intìanzìj&ihora adietro: fecondo il giraridei)làapiÌPoihpen’lWeq»bec|uand 9 ’-fi maue,fe può fare quellediuerluà ohatrete!propolte; A!. Perche dieete quanto à noi? C. Perche à noi par’che uadi in fu’,& in giu li quali diamo ne la fuperficie de la terra, ma quanto al centro del mondo,non uà faluo in quà,& in la: innanzi,ouer amènte -ad ietto.’ A /centrodel mondo eia è quello de la terra. C.non figgere altro è quello del mondo, Se altro è quello de la terra, & urlò dimoftrarei. adeflb, quando non uedcfli il tempo di ritirarli, per l’aere de lacferaiche m’of&ride. affai: ritornando un’altra uolcaàuifitarui con più commodità ui diro come l’intendo. A.Mi piace quella refolutione d’andare per tempo à cafa,ma non uor rèi tardafle più la che domani, quella riipofla per ciò fe non ui feommbda^jdomaniu; alipetto.,’ ma Spia prefìo ch’à l’hora d’hoggi perchè rifoluto quello riuederemmojni) pocoilincgiocio de lattampa. Ci u erro, non tèi rac©?Ddabo più dòfìamjba;à dire il nèroiiSt non penfauo ritor naf, quai,. Dio fa quando parendomi hauerui darò affai foftidio con tanto ragionare, riha hot: fu:, farò un uiaggio, & doi ferurtij, a Dio fia te, miraoGotóarido AlàDioL rrCaifc eccomi, i>io ui falui,ho già fatto il uiaggio: A. Benvenuto, Ixfarannó li feruitij ancorayfcdete, ben, à che fianicédouc fono quefln doi.centri? G* ptir prèltoi,Ballatemi lèdere almànco* poiché me lo commandate, l’uno è nel mondo, l’altro è ne la terra, non uelo dilli hieri? A. buono, come laTerra non fia nel mondo.C.adaggio, uolio dire, ch’il mondo ha né centro in fen de fa. terra un’altro. A. il medefimo. C. anzi ho, quello del mondo è quello per cui girano le sferre, &