Pagina:Agrippa - Di M. Camillo Agrippa Trattato di scienza d'arme, 1568.djvu/111

io8 D I A E G C O, me pare che iie la iftefacreatioue di quella madrina, ritrouaùdofi per la zona calida fparfi li fette Pianeti, come ho detto, fncliriati al centro,ne potendoui fcenderepèr la concavità delè fue sfere: appli corno l’ottana Sfera, & feltefè ancora, per la fua grauezza,. à girare per quella ftradadeTEquinattio, la quaìehanno prefa: cedendoli le parti più licui, come le quattro zone, le Temperate, & le Brigitte^ di co più liéui rifpetto à le sfere. A. A’quefto modo li Pianeti cònterreh* bóno grauezza in fe.C.& chi ire dubita? fc li pianeti non fodero gradui, tutte le sfere non andarebbono à un modo? girarebbono per certo con un fol Polo, poi che poli udiamo dire quei dui punti liquali d’una circonferenza non fi mouono, ma andando, o tettando, per dir’uero diuerfamente,fideuè credere che fiano grauiiA.hora fé fono grani, & per la grauezza loro baltorno à far pigliar il moto a l’ultima Sfera, per quella uia de l’Équinottio, perchè non poterno àncora ób ligar fé fìelfe,cal mcdefimo Polo filfo?C. per l’illdla ragione c’ho det ta di fopra, per ritrouarfi chi qua, & chi la fparfi, fore de la linea de l’Equinottio: & premendo ciafcunoal centro li fu forza rellando tut tiadiétro del primo mobile, che firmalfcro altrouei fuoi Poli. A. che fono queliti di Saturno.C.de li altri ancora.A. come de li altrì e non fcruonoà tutti li doi imaginati?C.al parer mio, non ponno, & la ra gionee quella: che non rellando tutti perl’Ecclittica, come Saturno, ma diuerfamente tutti fecondo la prima impofitlone, itnagina ta da. la fumma Potentia, come la efperienza manifella ciinfegna, fi’ deue tener per fermo, che ciafcuno habbia firmato,<3? diuerfamente l’uno dal’alrro, i fnoi Poli, & che perciò nafca la baggior, & minor’-larghezza del Zodiaco.A. come la maggior,:&■ nrinor’larghezZa?trouatela uoi di manco, o più di xii. gradi. C. fecondo il iu dicio mio po elfere di xii. & manco di xi. &’piudi xiii. xiiii.& xv. perchè contenendoli i loro Poli l’uno ne l’altro, & per quella -allargandoli, & ftringendofi girando, non fi può affienare Che fol amente fia dr xii. ne manco negare che non polsi elfere di xiii. xiii!. xiiii. & xv. come ho detto. A. uolontieri intenderei pera che, non rellano, egualmente quelli Pianeti. C. & io uolontieri direi lacaufa quando la fapefsi certa. A. ch’importa? certa, o non certa dite come l’intendete. C. due mi par che fiano le caufe, luna il ritrouarfi più lontano, ouero più appreffo al moto uiolento, L’altra, la maggior 5 o m-inor’grauezza che l’uno