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zione dell’acqua. Nel seguito della distillazione un’altra porzione d’ossigeno si fissa su i due radicali idrogeno, e carbonio del materiale estrattivo, e compone l’acido piro-legnoso dei moderni, il quale dall’azione del calorico, ridotto in istato vaporoso, si presenta volatilissimo, ed acidissimo, di maniera che urta con somma forza le narici, ed esprime copiosa lacrimazione. Il gas acido carbonico, che cade sotto all’osservazione, è composto da un’altra porzione dell’ossigeno fissato sul carbonio dell’Olio già decomposto, ed il gas idrogeno, che si forma, dipende dall’idrogeno della porzione d’Olio separato dal carbonio, i quali poi disciolti dal calorico fuggono sotto forma di gas idrogeno carbonato. L’Olio fetido empireumatico, che si ottiene in questa distillazione, è il risultato dalla parte dell’Olio non decomposto, che si unisce con una maggior quantità di carbonio inalzato dalla forza del fuoco, e si amalgama con una parte di quel vapore acido penetrantissimo, che lo riduce allo stato pinguedinoso dotato di acidità.

Il Carbone residuo nella storta, dopo la distillazione dell’Olio, dipende dall’abbandono fatto di quell’idrogeno, che lo teneva nello stato oleoso.

La terrà finalmente, e le mollecole di ferro, che restano dopo la calcinazione del detto carbone, ripetere si devono dalla forza organica vegetativa, la quale inoltra colla materia della nutrizione negli organi de’ vegetabili le indicate sostanze in particolare maniera raffinate, per servire poi in appresso alla conservazione, e all’incremento della pianta.

Riguardo all’uso medico di questi tre Olj, è inutile il far parola di quello dei semi di Lino, e dell’altro d’amandorle dolci, tutto già sapendosi abbastanza. Dirigendo la riflessione all’Olio dei semi di Faggio, e limitandola a quelle viste, che possono competere ad un Farmacista, sembra, che nelle diatesi, e nelle malattìe steniche, che nell’eccesso degli stimoli operati sul sistema vascolare irrigatore, che in non poche alterazioni del sistema vascolare assorbente, che nei casi di troppo eccitamento, ed in altre tali circostanze la forza della vita dal prudente uso dell’Olio di Faggio possa essere richiamata a quel grado di azione, che compete al ritorno di tranquilla salute.

L’Olio di semi di Faggio, che dà generoso ospizio all’idrogeno, e che accoglie in sè poco carbonio, deve moderare la licenza degli stimoli diretti, e tenerli in maggior freno, anche perchè, non essendo sgradevole al palato, non accenderà nello stomaco il tumulto di troppo eccitamento.

I particolari caratteri dell’Olio dei semi di Faggio fan pre-


sagi-