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REPUBBLICA ITALIANA


ANALISI

DEL'OLIO, E SEMI DI FAGGIO

Comparato con quello di lino, e di

mandorle dolci


Q

uella sostanza più, o meno fluida, grassa, untuosa, combustibile al fuoco, insolubile nell’acqua, e nell’Olio, che si ritrae per mezzo della espressione dai nuclei, dai semi emulsivi dai grani, ed anche da qualche frutto, o drupa de’ vegetabili, la quale con generica denominazione si chiama Olio, altro non è, che un prodotto della combinazione d’idrogeno, e di carbonio in proporzion determinate dalla natura: la di cui purezza, e violabilità vien contrastata dalla maggiore, o minor quantità di mucsilaggine nascosta per entro alle materie vegetabili, dalle quali si estrae.

La maggior parte degli Olj si ottiene in istato di fluidità, e molti poi passano a gradi di solida consistenza mediante un freddo assai moderato. Ve ne sono però alcuni, che alla temperatura del nostro clima si presentano costantemente sotto un’aspetto solido: tali sono il Burro di Caccao, l’Olio di noci moscate, quello di bacche di lauro, ed altri ancora, i quali d’altronde non mancano di marcatissima untuosità, giacché s’infiammano a grado di calore dall'applicazione di un corpo ardente, che li metta in vapore, e brucciando con fiamma, e fumo, il quale, poi condensatosi, manifesta i caratteri del carbone.

Invitato d’intraprendere l’analisi comparativa dell’Olio dei semi di Faggio a fronte di quello, tratto dai semi di Lino, e dell'altro di Amandorle dolci, ho impiegata ogni più fina, ed avveduta diligenza. E’ inutile l’indicare, che tutti tre gli Olj da prima domandano, che ne’ mortaj o sotto alle molli si schiaccino, e pestino le semenze, che se ne formino paste, e che si esprimano colla forza dell’azione del torchio, da cui escono torbidi, e verdastri, acquistando in appresso dalla quiete, e dall'età purezza di chiari-

fica-