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7. Un cane da guardia per la politica     87


iniziative in corso e annunciate, campagne e mobilitazioni politiche, elenchi di donatori, informazioni scientifiche sul singolo problema incluso nel dibattito (ad esempio: l’inquinamento ambientale), manifestazioni d’interesse pubbliche e private, e tanto altro.

Il tutto sarebbe stato progettato con software aperti e gratuiti e con la possibilità di una libera fruizione di dati.

Ma non solo: il progetto avrebbe consentito a chiunque, rendendo pubbliche delle specifiche API (interfacce di programmazione delle singole applicazioni), di sfruttare in altri ambienti e contesti – e, magari, anche in altri Paesi – ciò che si sarebbe fatto, con quel sito, negli Stati Uniti d’America.

L’idea di dar vita a un hub, un concentratore/centro di collegamento tra cittadini, attivisti, organizzazioni, politici, programmatori e chiunque altro fosse interessato alla politica, alimentava la speranza di Aaron, con questo suo primo progetto, di rendere il più interessante e facile possibile l’avvicinamento e il coinvolgimento dei cittadini alla politica.

Il progetto fu abbozzato in gran fretta: il breve momento pre-elettorale andava sfruttato e si decise di lavorare, in un certo senso, “in diretta”: venivano rilasciati, sul web, i vari pezzettini e tasselli del sito non appena erano pronti.

L’entusiasmo che vi era alla base e le capacità del gruppo di lavoro compensarono i piccoli difetti iniziali dovuti alla fretta: dopo poche settimane apparve chiaro a tutti come fosse concretamente possibile mettere a disposizione dei cittadini una moltitudine di dati relativi a ogni rappresentante politico, generando anche una interfaccia grafica efficace per presentarli e per consentire, così, un controllo costante di quello che facevano, delle loro relazioni e dei loro comportamenti.

Il progetto watchdog.net segnò, anche, l’ingresso di Aaron su Github, il più importante servizio di hosting al mondo per progetti software e considerato, comunemente, il “pianeta”, o il “paradiso”, degli sviluppatori.

Il funzionamento di Github è molto semplice, ma fondamentale, oggi, nello sviluppo di migliaia di progetti condivisi: uno sviluppatore di software carica sul sito il codice sorgente del programma su cui sta lavorando e lo mette a disposizione di tutti gli utenti tramite la possibilità di scaricarlo. Gli utenti, a loro volta, possono dialogare e interagire con lo sviluppatore, segnalando problemi e postando commenti o richieste finalizzate essenzialmente a risolvere bug o a domandare nuove funzioni. Il servizio di hosting, dal canto suo, elabora dei report dettagliati sulla “vita” di ogni singolo progetto e sulle sue varie versioni. Github era, nell’idea di Aaron, quanto di più vicino vi fosse a una specie di “mente collettiva” che lavorasse in tempo reale – in un dialogo incessante – per migliorare singoli progetti.

Aaron, in particolare, creò il suo account “aaronsw” esattamente il 4 aprile 2008. La sua prima azione importante registrata dal sistema di Github fu la creazione di un repository denominato, appunto, “watchdog”. Il progetto mostrava