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78      Aggiustare il mondo


Ciò lo porterà ad avvicinarsi, inevitabilmente, al mondo della politica e del buon governo della cosa pubblica, e ad approfondire maggiormente, ad esempio, gli studi di Lawrence Lessig e di altri giuristi.

Cercherà di sensibilizzare tutte le persone che incontrerà, spiegando quali siano le cose importanti da fare nella vita. Prenderà di mira non soltanto le violazioni dei diritti nel mondo digitale ma, anche, i grandi temi dell’open access, della prevenzione della corruzione in politica e in società, della trasparenza amministrativa, della “liberazione” del patrimonio documentale dello Stato – soprattutto del materiale giudiziario e dei prodotti della ricerca – dell’anonimato in rete e della protezione delle fonti giornalistiche.

Anche da un punto di vista personale – e caratteriale – vi fu, da quel momento in avanti, un forte cambiamento che condizionò il suo modo di lavorare e, in un certo senso, di vivere in società.

Eliminò, dal suo quotidiano, ogni attività considerata superflua o un’inutile perdita di tempo.

Decise di dedicarsi solo a grandi progetti che potessero cambiare il mondo, di uscire dall’ambito della sola tecnologia e di occuparsi di corruzione, di politica, di trasparenza, di conoscenza delle norme da parte dei cittadini, di enciclopedie e contenuti per tutti, di libertà del sapere scientifico e accademico.

La politica, in particolare, lo appassionò sin da subito.

Si avvicinò ad alcuni candidati e candidate al Congresso, per studiare le modalità di funzionamento di una campagna elettorale e, persino, allo scopo di affiancarli nella corsa per essere eletti.

Non ebbe grande successo in politica, ma furono tutti eventi che costituirono, per lui, una nuova fonte di esperienza e, soprattutto, occasioni di conoscenza del sistema dall’interno.

Entrò in contatto, allo stesso tempo, con le principali associazioni che si occupavano di attivismo digitale, e utilizzò parte dei suoi fondi, guadagnati con la cessione di Reddit, per avviare nuovi progetti.

In quegli anni, il contesto dell’attivismo tecnologico che fioriva attorno ad Aaron era molto vivace e ciò fu, per lui, una fortuna: gli si presentavano tantissime possibilità, opzioni e contatti.

La Electronic Frontier Foundation (EFF), il Center for Democracy and Technology (CDT), la American Civil Liberties Union (ACLU) e tanti altri enti più o meno grandi, e già ben organizzati, avevano da tempo iniziato a occuparsi della difesa dei diritti degli utenti che operano in rete, e si erano ormai organizzati in maniera professionale, sia dal punto di vista delle persone, che delle competenze e delle risorse.

La EFF, in particolare, era la più importante, e antica, realtà per la difesa dei diritti nel mondo digitale.

I campi d’azione di questa associazione erano diversi e, tutti, assai interessanti per Aaron: si occupava della difesa della libertà di manifestazione del pensiero,