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2. Un teenager su un milione     39


Poteva lavorare sui temi che gli piacevano, contribuire insieme a suoi pari a costruire qualcosa e imparare da loro e, al contempo, cominciava a rendersi conto di come un’istituzione pubblica o scientifica veramente aperta fosse solamente quella capace di accogliere uno sconosciuto come lui senza problemi, e senza domandargli altro che impegno, dedizione e, soprattutto, redazione di un buon codice informatico.

Tim Berners-Lee rimase molto legato ad Aaron, e ricordò in tantissime occasioni quei momenti che contribuirono a creare il nuovo web: la felicità che si diffondeva quando il sistema di ricerca funzionava, le mailing list aperte e, soprattutto, uno scambio incessante di informazioni, giorno e notte.

In un contesto così particolare, dove le sue e-mail, e le sue righe di codice, in pratica, dovevano “parlare” per lui e per la sua persona, Aaron iniziò a sviluppare un amore per il bel codice informatico e per l’estetica della programmazione e, allo stesso tempo, un odio viscerale per il brutto codice; la programmazione diventò così, per lui, anche una questione di estetica e di funzionalità.

In un’occasione gli fu fatto notare, da un programmatore del gruppo, come il codice che aveva scritto fosse obiettivamente “brutto” e, per gran parte, illeggibile. Il giovane si offese, ma si difese subito dicendo che quello non era il suo codice. O, meglio, era un codice scritto “in autonomia” da un primo codice che lui aveva programmato. Questa cosa lo irritò, comunque: era come se un suo figliolo avesse operato male nel generare del codice, e lo avesse fatto senza ereditare la sua stessa sensibilità.

Esiste un aneddoto curioso, con riferimento a questo periodo storico e all’ingresso di Aaron Swartz nel gruppo del consorzio, che vale la pena ricordare. È un fatto che dimostra non soltanto l’intelligenza e l’intraprendenza del giovane ma, anche, la forte motivazione che lo portò ad aggirare gli ostacoli e a trovare strade alternative per entrare in un determinato consesso, con una vera mentalità da hacker.

Notavamo come l’ingresso nel W3C non fosse stato affatto semplice, per Aaron, proprio per i suoi problemi di età. Un giorno, allora, si mise a spulciare con attenzione, riga per riga, il regolamento, per cercare qualche punto debole tra le frasi: notò la possibilità, per ciascun membro del consorzio, di inviare un delegato agli incontri.

Si impossessò della lista di tutti i membri, e ne trovò uno che non aveva ancora individuato, e mandato, un delegato: era la HTML Writers Guild.

Chiese loro di poter partecipare come loro delegato, e glielo consentirono.

Aveva risolto il problema.

Il 27 aprile 2001 Aaron invierà la sua prima e-mail in lista, per iniziare a collaborare. Il testo è ancora presente negli archivi del W3C:


From: Aaron Swartz <aswartz@upclink.com>
Date: Fri, 27 Apr 2001 06:40:09 -0500