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42 Leggenda eterna

alle parole che non più la mente
comprendea. Dentro, un palpito che tutta
mi scoteva; nessun vide le labbra
tremarmi? Certo io le costrinsi a un riso
fine e pacato... Dopo... Oh finalmente
sola, strappai la carta!
                                              Ormai finito
è tutto, tutto è vano; e quasi adesso
esito a trarne il foglio.
                                           Eccolo! steso
dinanzi a me, ma gli occhi una parola
soltanto posson leggere; una nebbia
vela subito gli occhi... È la parola
dolce e crudele come la memoria
d’una carezza che più mai due morte
mani potranno ridonarci: — Cara!