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II.
Oggi ho trovato,
in un vecchio scaffale, della vecchia
musica manoscritta; aveano i tarli
ricamato di strani fregi il foglio
duro e giallo, consunto un poco e un poco
accartocciato ai margini. Lo posi
sul leggìo; volli leggere. Le note
erano a tratti svanite, ed io, tutta
chinata innanzi, decifravo a grande
fatica. Ma dai primi accordi un’onda
di angoscia parve s’avventasse incontro
a me... Più forte io risentii la stretta
delle memorie, a me dicea l’antica
gavotta, solo due parole: — Mai
più; mai più. — Solo quelle due parole
dicean le note... Chiusi il foglio; gli occhi
più non vedeano...
In un lontano giorno,
chi sa? qualcuno aprì questa ingiallita
carta, sovra il leggìo d’una dipinta