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IN TRENO.
Va nella notte l’anelante spettro
tra le fragranze dei vigneti in fiore,
va nella notte e da conquistatore
schiavo il mio corpo si trascina dietro.
Solo il mio corpo, l’inerte persona;
ma dal possente che scintille esala
ratto si sciolse con un colpo d’ala
quel che laccio terren non imprigiona,
Ed a ritroso migra ad un alato
fratel che incontro cupido gli viene;
libere vie liberamente tiene
sui vinti gioghi e il mar signoreggiato.