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A UN COLIBRÌ IMBALSAMATO.
O piccioletto morto,
fu bene a te funesta
la screziata vesta
di smeraldo e rubino!
Eri troppo giocondo,
eri troppo felice;
e se dà gioie al mondo
le dà brevi il destino.
A luminosi monti
sovra l’abisso oscuro
viaggiavi sicuro,
e il cielo azzurro e il flutto
credevi tuo, credevi
eterno quell’immenso
tripudio, e non sapevi
che solo eterno è il lutto.