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ADOLESCENTULA.
Quando t’ho conosciuto era d’aprile,
quel mese traditore
che nell’ebbrezza del nascente amore
pinge ogni cosa d’un color gentile.
Quando t’ho conosciuto era d’aprile!
E al di là della siepe io t’ho veduto.
Tornavi polveroso
dalla caccia; eri solo, eri pensoso.
Mi rivolgesti un timido saluto.
Al di là della siepe io t’ho veduto.
Tornavi dalla caccia; sul cappello,
largo e bruno, un irsuto
pennacchio; la giacchetta di velluto,
lo schioppo a spalla e... mi sembrasti bello
sotto la larga tesa del cappello.