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Leggendo Maeterlinck | 229 |
oscuro e solitario, ove la Luna
mette appena un sottil filo d’argento,
s’odon, di là dalla selvosa duna,
i marinari dar le vele al vento
cantando i porti ove agile il lavoro
ferve, e i liberi cieli, e le gioconde
terre, ove ingemma il colibrì le fronde
delle palme alte sui tramonti d’oro.