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L'ora 223

non la vediamo nè l’udiamo, eterea
giungere. Bene incontro a lei potremmo
affrettarci, traendo opra e pensiero
alle regioni dell’amore o della
gloria; ma inerti a rimirar mutevoli
forme di nubi, o qualche antico sogno
risognando, indugiamo in folli attese
di prodigi. Così, mentre si attarda
fascinato da vane ombre lo spirito,
ecco, una direttissima è passata
tacitamente per l’eternità.