Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
198 | Risveglio |
Non conosce la gloria
del morir combattendo, e gli odi acuti
non sa, non sa i dolori
che ignoti gladiatori
sopportan muti.
Vive, e forse di vivere non sente.
D’ebbrezze ignaro e d’impeti d’amore
stende le braccia lente
senza mettere un fiore.
Tale al soffio gentil che lo accarezza
nella mite stagione,
tale al rude aquilone.
Una palma lo guarda... e lo disprezza.