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A MIO PADRE.
Vivo nella memoria, o amato, sempre
mi stai. Cercare ti rivedo, inchino
sul cembalo, dei dolci anni tuoi primi
le semplici canzoni, udite all’ombra
delle palme, e nei bei vesperi d’oro;
or le feste, le preci, il luminoso
sogno non mai dimenticato, io t’odo
dell’infanzia narrar, fiorita al sole
dell’Asia, là, tra i bianchi intercolonnï
della superba tua dimora, al vento
del tuo selvaggio mar, dentro le intatte
selve, o t’ascolto con solenni accenti