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I cavalli di San Marco 159


  prima che voi, dal turbine
dei fati, come lieve in aere penna,
travolti foste e ai margini
posati là della cruenta Senna?

  Anche laggiù, non tedio
v’attendea di silenzi e sonni ignavi;
sovra possente incudine
là si battean dell’avvenir le chiavi,

  là posto avea, con vindice
braccio, l’arguta libertà di Francia
il diritto dei popoli
e quel dei re, dentr’unica bilancia,

  e ancor bello e terribile
stringea laggiù repubblicano saio
il Côrso, e piovea folgori
sul Direttorio al sole di Brumaio.