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I cavalli di San Marco |
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prima che voi, dal turbine
dei fati, come lieve in aere penna,
travolti foste e ai margini
posati là della cruenta Senna?
Anche laggiù, non tedio
v’attendea di silenzi e sonni ignavi;
sovra possente incudine
là si battean dell’avvenir le chiavi,
là posto avea, con vindice
braccio, l’arguta libertà di Francia
il diritto dei popoli
e quel dei re, dentr’unica bilancia,
e ancor bello e terribile
stringea laggiù repubblicano saio
il Côrso, e piovea folgori
sul Direttorio al sole di Brumaio.