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«SOTTO IL CIEL...»
Sotto il ciel, che d’un vago
pallor tinge la sera,
cinto dalla brughiera
dorme tra l’alghe il lago;
e sul lido, leggiera,
sottile come un ago,
— nido forse d’un mago —
s’alza una guglia nera.
Vieni! il paese arcano
dei sogni è questo: Vieni!
Laggiù l’ignoto invita.
Andiam, stretti per mano,
ai vesperi sereni
per la landa infinita.