Egli così procede
in quell’eterna sera;
e il baratro si attorce
assentendo alla fede
in un vicino balenar di terre
ridenti, ai raggi della primavera.
Là, in fondo alla divisa
rupe, un barlume appare;
là certo un’ampia scena
si schiuderà improvvisa
con l’infinito delle lontananze,
forse col mugghio e la magìa del mare.
No; non ancor... Ma certo
là, dietro a quello sprone,
proromperà magnifica
la gloria dell’aperto.
Laggiù, laggiù... — Ma quivi una più tetra
rupe suggella la fatal prigione...
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