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I.

Finchè briaca alla caterva sozza,
     Che nell’obbrobrio e nel dolor l’atterra,
Porge Italia le groppe, ella che mozza
     Agli apostoli il grido e i polsi inferra;

Finchè il turpe delirio in lei non langue
     Di rei conquisti e di vendette oscene,
E tributo alle nostre esauste vene
     Osa chiedere ancor d’oro e di sangue;

Finchè la Frode, ire affilando e spade,
     Di mercate lusinghe il vulgo impregna,
E all’Abissin, cui la capanna invade,
     L’infamia nostra e il nostro eccidio insegna: