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22 | Africa orrenda |
Ed ecco, or nell’ecclisi del tuo giudizio, alata
90Furia al tuo capo la Giustizia romba;
E l’Espiazione, vermiglia aquila irata,
Sopra a te piomba!
Oh fragor d’ improvvisi sdegni e d’immani lutti,
Dal ciel, dal mar, dalle cruente arene!
95Oh suon misterioso di palpitanti flutti:
Ecco, ella viene!
Sostano a’ campi avari, alle officine, intorno,
l’opere in minacciosa alta quiete;
l’austero Etna nevoso, che si arrubina al giorno,
100Viene, ripete.
Dalle reggie pollute, dai trafficati altari
Sorgono al casto cielo ululi immensi;
Mandano le severe Alpi a’ bollenti mari
Fraterni assensi.
105O monti, asceti assorti nello splendor del Nume,
O flutto uman cui la speranza investe,
O dei cieli e dei cuori interminabil lume,
Voi mentireste?
(Genn. ’96).