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continente a dirimpeto, che inghirlanda quel ’wero mare. Di fatto, quel tanto di mare che giace dentro dell’imboccatura della quale parliamo, sembra un porto con la entrata stretta; ma quell' altro si può dire molto propriamente il vero mare, e la terra che lo recigne si può altresì dire con la maggiore giustezza continente. Ora, in cotesta isola Atlantide, Sorse una possanza di re, grande e meravigliosa, che signoreggiavano in tutta l’isola, ed in molte altre isole e parti del continente; e, di qua dallo stretto, tenevano imperio sovra la Libia fino all’ Egitto, e sovra l’Europa fino alla Tirrenia. E tutta codesta possanza strignendosi in uno, tentò una volta, d’un impeto, ridurre in servaggio e la vostra terra, e la nostra, e tutte quante giacciono dentro alT imboccatura. Allora, o Solone, la cittadinanza vostra splendette per la bontà e bravura sua davanti a tutti gli uomini. Conciossiachè essendo ella oltre a tutti battaglierosa e molto dotta di guerra, parte condusse le arme dei Greci, parte combattè sola, costretta da necessità per essere stata abbandonata dagli altri; e, messasi ad estremi pericoli, abbattette gli assalitori, e levò trofei; e preservò dal servaggio quelli non ancora fatti servi, e noi tutti che abitiamo dentro dalle colonne d’Ercole rendette magnanima mente a libertà. In successo di tempo essendo terremoti grandi e diluvii, e sopravvenendo un dì e una notte orribile, tutta la vostra gente bellicosa sprofondò giù nella terra; e l' isola Atlantide simigliantemente nabissando dentro del mare, si sparve. Per questo ancora oggidì quel pelago giace innavi-