fe' a voi nelle vostre contrade. Rispetto alla coltura della mente, tu vedi, senz’ alcun dubbio, la legge appo noi quanta sollecitudine ebbe sin da principio della scienza del mondo, in universale, in fino alla divinazione e alla.medicina che riguarda alla sanità; e com’ essa volse queste scienze divine a beneficio delle cose umane; e com’ essa pure fe’ conquista delle altre scienze che vi si collegano. Ora la Dea pose prima da voi tutto questo intiero ordinamento; e v’elesse per istanza la terra dove siete nati, scorgendo che, per essere posta a dolce guardatura del cielo, porterebbe uomini di mirabile prudenza. Adunque come quella ch’è bellicosa e vaga della sapienza, elesse ed allegrò prima d’abitanti appunto questa tale contrada che doveva portare uomini simigliantissimi a lei. E voi vivevate con le leggi sopraddette, ed ancora con molto stimabili istituzioni, entrando innanzi a tutti gli uomini in ogni virtù, come si conveniva proprio a rampolli e creature degli Dei. E molte e magnanime azioni della vostra repubblica son qui scritte, che destano meraviglia; ma una primeggia sopra le altre per la grandezza e la virtù sua. Narrano le scritture che la vostra terra debbellò un’oste molto formidabile, in quello che baldanseggiando si riversava contro «a tutta l’Europa e l’Asia, irrompendo fuora dal pelago Atlantico. Allora era navigabile quel pelago, stante che aveva un’isola innanzi alla bocca, che chiamate, come dite voi, colonne di Ercole; e P isola era più grande della Libia e della Asia insieme, di dove era passaggio alle altre isole ai navigatori di quel tempo, e dall' isole a tutto il