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sendoci qui stata sempre semenza umana; di fatto, ora più, ora manco, ce ne ha sempre in tutti i luoghi, dove vernate crude o caldi distemperati non la discacciano. Per questo, ogni cosa bella, grande o in qualunque maniera notabile, che intervenne da voi, o qua, od in altri luoghi che sappiamo per fama, tutto dall' età antica sta registrato qui e conservato nei templi. Ma gli avvenimenti vostri e degli altri sempre sono rassegnati di fresco nelle scritture e negli altri monumenti, che convengono ad una repubblica; e non passa guari, ai soliti intervalli di anni, come un morbo, il fiume celeste scoppia e si ruina giù sopra voi, e non ci lascia campare che solamente quei che sono selvaggi delle lettere e delle muse: talmentechè voi diventate di nuovo come giovini, non sapendo nulla di tutti gli avvenimenti di qua, nè de’ vostri proprii, che furono nei tempi antichi. Onde, o Solone, quello che hai narrato ora tu delle vostre generazioni, si differisce poco dalle novellette dei fanciulli; imperciocché voi non ricordate che un solo diluvio della terra, laddove avanti ve ne furono molti altri. Similmente, neppùre avete notizia che visse nella vostra terra la più bella e più buona generazione di uomini che si vedesse mai al mondo, da' quali siete usciti tu e tutta la tua gente, dal picciolo seme scampato; e le nuove vi mancano, per la cagione che molte generazioni di quelli superstiti morirono muti di lettere. Ah! un tempo, o Solone, avanti il paventosissimo scempio delle acque, questa medesima repubblica Atene, di ora, era eccellentissima nella guerra, e in tutto governata a leggi mera-