della destra verso alla sinistra, affinchè esse insieme con la pelle ligassero il capo al busto, poiché il capo presso al cocuzzolo non era ricinto in giro con nervi, ed eziandio acciocché la passione dei sensi fosse da tutt’ e due i lati communicata per tutto il corpo. In seguito apparecchiarono la irrigazione in una cotale maniera, la quale scorgeremo più agevolmente, se prima ci accordiamo in questo, cioè a dire che tutte le cose che si compongono di parti più piccole rattengono quelle composte di parti più grandi, quelle per lo contrario che si compongono di parti più grandi non possono rattenere quelle composte di parti più piccole; e che fra tutti i generi, il fuoco è quello che si compone di parti piccolissime, e che perciò trapassa per l’acqua, la terra, l’aria, e per tutte le cose che di lor si fanno, e nulla può fargli intoppo. Il medesimo conviene eziandio pensare del nostro ventre, cioè ch’ esso rattiene i cibi e le bevande quando ci cadon giù, ma non rattiene l’aria e il fuoco, che sono composti di parti più sottili delle sue. Iddio usò dunque del fuoco e dell’aria per condurre l’acqua dal ventre ad irrigare le vene, nel modo ch’ io ora dico. Tesse un intreccio d’aria è fuoco, a simiglianza delle nasse, con due cestini all’ entrata, dei quali l’uno è gemino (si volga la mente al cavo delle narici, e a quello del petto e del ventre): e dai cestini distese come a dire giunchi in giro per tutta la nassa infino all’ estremità di essa (la nassa è l’aria che fascia la persona, e i giunchi sono i vaselli del sangue pe’ quali il valore animale s’espande per tutta la persona). E fa il di den-