quali furono le radici del genere mortale. La stessa midolla si generò da altre cose; conciossiachè, Iddio separati da’ loro singoli generi quei triangoli primi ch’ essendo regolari e politi erano massimamente acconci a formare a perfezione fuoco, acqua, aria e terra, e mischiatili insieme in guisa da esser commisurati, ne fe’ la midolla, preparando in tal modo la generai sementa dell’ intiera spezie mortale. Dipoi pianta c lega nella medesima midolla i (tre) generi di anime, e la configura in tante e cotali forme, quante c quali faceva mestieri che n’avessero le singole specie (delle anime), e ciò fe’ immantinente in codesta prima distribuzione. E quella parte di midolla che doveva come un campo accogliere dentro di se il seme divino, la formò ritonda dapertutto, e la nominò encefalo, cioè midolla accolta nel capo; stantechè in ogni animale compito il capo avea da essere il vasello deputato a riceverla. Quanto alla midolla che avea a contenere la parte rimanente e mortale dell’anima la distinse in figure insieme ritonde e lunghe, chiamandole tutte midolla (pigliandola in una significazione più particolare): e di li gittando, come da ancore, i ligami di tutta l’anima, attorno a questa midolla fabbricò il nostro corpo, avendola prima francheggiata d’un involucro osseo. Vedete come fa l’osso: crivella terra pura e polita, e la mescola ed umidisce con la midolla, e la pone nel fuoco; e di poi la tuffa nell’ acqua; poi novamente nel fuoco, e novamente nell’acqua; e così traslatandola molte volte da fuoco in acqua, e da acqua in fuoco la fe’ tale che sciogliere