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tissimi separarsi tra loro, e i somigliantissimi costrignersi in un luogo medesimo, talmentechè questi occupavano luoghi separati anche prima che l’universo fosse generato dalla loro bella armonia, tuttavia innanzi alla generazione sua eran senza ragione e senza misura. E quando Dio pigliò a comporre F universo, fuoco, acqua e terra e aria, che avevan già certi vestigi della loro propria parvenza, giacevano come convien che giaccia ogni cosa dalla quale è lontano Dio; e, meptrechè erano per natura così fatti, dapprima Dio li affigurò di forme e di numeri; e che li compose per quanto era possibile bellissimamente ed ottimamente, quandochè non erano in questo modo, questo sia per noi generalmente Ora e sempre come un principio fondamentale. Bisogna ora pigliare a spiegarvi l’ordinamento e la generazione di queste spezie con un discorso insolito: e voi certamente mi seguirete, poichè non siete nuovi delle vie della scienza che ci conviene battere per esplicare il nostro soggetto.

Imprima, che fuoco, terra e acqua e aria sono corpi, è chiaro certo ad ognuno. Ogni spezie di corpo ha profondità, e la profondità è al tutto necessario che comprenda il piano; la faccia piana e retta costa di triangoli. Tutti i triangoli nascono da due triangoli, aventi ciascheduno un angolo retto, gli altri due acuti; dei quali triangoli l’uno ha da tutte e due i canti una parte uguale di angolo retto diviso da lati uguali, l’altro ha due parti inuguali di angolo retto diviso da lati inuguali (l’uno è rettangolo isoscile, e l’altro scaleno). Noi pon-