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56 | Antonio Agresti |
E di questo gli sono tuttora grati gli Stati Uniti. Un trionfo di secessionisti avrebbe non solo confermata e stabilita e perpetuata la schiavitù, avrebbe non solo spezzata la Unione e costituita, con un solo popolo due nazioni che sarebbero state, per forza stessa di cose, acerbamente nemiche, ma avrebbe condotto al potere dei militari, avrebbe dato il governo nelle mani dei generali politicanti e gli Stati Uniti soffrirebbero forse ancora oggi per le rivoluzioni e per gli incerti governi che dilaniano il Messico e alcune Repubbliche Sud-Americane.
Lincoln vedeva questo pericolo e volle evitarlo alla sua patria. Egli non permise dunque che i generali facessero atti politici; che i generali, sia pure in buona fede, ed a fine di bene, usurpassero alcune delle funzioni che spettavano a lui, o ai suoi ministri o ai funzionari dello Stato, in breve al potere civile.
Al principio della guerra il Generale Fremont pubblicò un decreto di emancipazione degli schiavi. Lincoln, trovando quel decreto inopportuno anzi pericoloso impose a Fremont di abrogarlo. Poco più di un anno di poi Cameron, Ministro della Guerra, propose di armare i negri. Lincoln considerò che il momento per questa misura non era ancora giunto e si rifiutò. Gli organizzò più tardi e diede loro a generale il Butler, e più tardi ancora, quando il generale Hunter, pubblicò, a sua volta, un decreto di emancipazione egli gli tolse il comando ed abolì il decreto. Quando Mac Clellan emanò un decreto in cui, a nome della Repubblica,